IN SINTESI

MENTI LOCALI  
RITORNO A SPINACETO


Ritorno a Spinaceto è un progetto partecipativo d'arte pubblica sviluppato da Luigi Coppola e Davide Franceschini, a cura di Cecilia Canziani e Adrienne Drake nell'ambito di Menti Locali.

Menti locali è un progetto-quadro di alternanza scuola-lavoro promosso dalla Fondazione Giuliani per l’arte contemporanea con il sostegno del Ministero per le Attività e i Beni Culturali in collaborazione del Liceo Scientifico e Linguistico Ettore Majorana di Roma.

La Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane del MIBACT ha invitato il Comitato delle Fondazioni Italiane di arte contemporanea a realizzare dei progetti di riqualificazione culturale delle periferie con la partecipazione di giovani e studenti.
Le Fondazioni di arte contemporanea della città di Roma: Fondazione Giuliani, Fondazione VOLUME!, Nomas Foundation, Pastificio Cerere, hanno deciso di promuovere azioni di intervento nelle scuole e di riflessione sulla trasformazione del tessuto metropolitano.

Il progetto individua nella didattica un luogo privilegiato per costruire spazi di ricerca e per immaginare nuove forme di ricezione e diffusione della cultura contemporanea, e nella scuola un osservatorio sul territorio capace di ripensare collettivamente la produzione e distribuzione delle esperienze estetiche.


PERCHÉ

Conoscere la storia del posto in cui si abita, si lavora o si studia è importante per potersene prendersene cura. Il nostro lavoro parte da qui, dal desiderio di far conoscere o riconoscere il luoghi di vita e reinventarli con l’arte. Protagonisti di questa rinascita sono le studentesse e gli studenti, coinvolti attraverso l’alternanza scuola-lavoro, a conoscere i pensieri e le pratiche di artisti e istituzioni che promuovono l’arte contemporanea. Mestieri” un po’ strani e a volte incomprensibili o percepiti come elitari, ma che a maggior ragione è importante far conoscere meglio e condividere!

Il Liceo Majorana ci è sembrato il luogo ideale con cui collaborare perché ha una tradizione ormai consolidata di eccellenza nell'investigazione dei linguaggi dell’arte contemporanea, attraverso gli incontri con artisti, le mostre, la settimana dell’arte (ad aprile) e i suoi due musei: luoghi preziosi e da visitare, che custodiscono sia oggetti scientifici, sia opere che nel corso degli ultimi vent'anni molti artisti importanti hanno donato alla scuola.


DOVE E COME

Spinaceto è stato a lungo, per una parte del nostro gruppo di lavoro, un osservatorio privilegiato su fragilità e potenzialità della periferia romana, oltre che un importante punto per una vista” sulla città stessa. Con questa esperienza pedagogica e artistica abbiamo tentato una lettura trasversale del quartiere e del territorio in cui si inserisce (la periferia sud-ovest), rintracciando le sue radici culturali e analizzando i risultati della sua interessante vicenda. A partire da questa fase propedeutica ci siamo avventurati nella costruzione di un immaginario trasformativo, attraverso la riapproprazione fisica, simbolica e temporanea di alcuni spazi sospesi e potenziali di questo complesso brano di città.


CHI

Vediamo il mondo del passato, gli usi e le abitudini, i conflitti e i desideri attraverso le immagini lasciate dagli artisti: la storia delle arti è una branca degli studi storici si occupa proprio di leggere e rileggere la storia per il tramite del ruolo, delle relazioni e della produzione, nei secoli e attraverso le culture, di questi determinanti "attori". L’arte ci insegna però non solo a guardare indietro, ma anche a immaginare il futuro. Il pedagogista americano John Dewey (1859 –1952) diceva che l’arte ci restituisce un’esperienza più completa del mondo, ci fa entrare nelle cose dalla porta principale.

Ritorno a Spinaceto - primo capitolo di Menti locali - ha giovato della stretta e proficua collaborazione tra un gruppo di studenti e studentesse del Liceo Majorana e due artisti, coinvolti in un fare-insieme serio e divertente allo stesso tempo. Davide Franceschini e Luigi Coppola non avevano mai collaborato, ma ci sembrava potessero interagire bene insieme: entrambi sono interessati a lavorare con altre persone, a entrambi interessa la dimensione collettiva e partecipata del fare e del pensare artistico, il loro medium non è la pittura, o la scultura e nemmeno il film o il video, ma la complessità dello spazio pubblico, la rete di persone e azioni che si genera attorno a un’idea condivisa. Nelle loro pratiche l’opera d’arte nasce dalla lenta e paziente tessitura di azioni e relazioni, assecondando e ascoltando ciò che l'opera stessa attiva attorno e accanto a sé. Questo lavoro non esclude (a seconda delle esigenze) l'utilizzo di fotografia, performance e di qualsiasi altro medium capace di esprime, tradurre, verificare e sintetizzare i processi attivati.

Luigi Coppola viene dal teatro (anche se precedentemente ha studiato Ingegneria!), e la performance è una parte importante del suo lavoro. Ha lavorato con Michelangelo Pistoletto, diretto la Biennale di Arte Pubblica a Bordeaux, e ha recentemente esposto, tra le molte altre cose, alla Quadriennale di Roma. Il suo lavoro come artista analizza la relazione tra uomo e ambiente. Vive a Bruxelles.

Davide Franceschini viene dalla storia dell’arte e dell’architettura. È un fotografo documentarista di beni culturali (fondatore dello studio altrospazio) e si interessa di geografie e mappature urbane, analizzando e costruendo connessioni tra gli spazi complessi e le comunità che li riattivano e/o li subiscono. È cresciuto a Roma e ha dedicato molti anni della sua attività artistica, politica e didattica, a quel palinsesto sociale e materiale. A tal punto che ora vive a Bologna!

Luigi e Davide hanno costruito tutte le azioni di Ritorno a Spinaceto insieme a questo splendido gruppo di ragazze e ragazzi (in ordine alfabetico): Michele Amicarelli, Riccardo Barboni, Martina Bovi, Martina Cacciola, Elisa Carpentieri, Francesco Cerqua, Giulia Colamarrtino, Alice Donatone, Amir Elnahss, Edoardo Fedeli, Giorgia Frigeri, Francesco Grossholz, Gabriele Lalli, Gabriele Lausdei, Giorgia Liberati, Beatrice Maiolatesi, Andrea Marcellini, Emma Palombelli, Valerio Parente, Diego Picucci, Camilla Pozzi, Giulia Quaglieri, Giacomo Tacconi, Mattia Talarico, Federico Tallarico, Maria Tisano, Emilia Trombetta, coordinat* dalle professoresse Patrizia Bucciarelli e Daniela D’Alia.

Il progetto ha giovato, nel suo percorso, dell'entusiastico sostegno dei ragazzi e delle ragazze dell'Aula Studio autogestita Spinacity (in particolare di Chiara e Stefano) e del CSOA Auro e Marco (che ci ha accolto durante le giornate di residenza), di Grafiche Giorgiani (Castiglione D’Otranto - LE), dell'Associazione Per la Strada di Spinaceto, di Tre Pini Garden S.r.l. e di Federico Di Iorio dello studio altrospazio (che ha documentato le mostre del 4 aprile, presso la centrale e la succursale del Liceo Majorana e del 22 aprile, presso la Fondazione Giuliani).

Buon viaggio!


Commenti

Post più popolari