FASE #1

DICEMBRE 2016

Davide e Luigi partono dalla parola Utopia per presentare il progetto a cui lavoreranno.

Davide ci racconta le utopie urbanistiche, e di come la forma della città sia una rappresentazione precisa, tridimensionale, dei desideri e delle idee di un certo periodo, o di un certo momento storico o politico: la città rinascimentale perfetta ed equilibrata, la città radiosa di Le Corbusier ne sono due esempi. Anello e conseguenza di quella stessa genealogia, anche Spinaceto ha incarnato e declinato -tra la metà degli anni Sessanta e gli anni Settanta - un sogno, sociale ed estetico. La sua forma, una grande parentesi graffa che attraversa sinuosa aree verdi, ne è la testimonianza tangibile.

Usciti da scuola visitiamo l’edificio noto come “manufatto occupato”, originariamente pensato come “Centro Culturale Lineare, vero e proprio cuore del progetto.
Nella piazzetta antistante, costruita circa vent'anni fa nell'ambito di un progetto di collaborazione tra architetti e scuole elementari, formiamo un cerchio.
Siamo un gruppo. Inizia così la nostra avventura.


Commenti

Post più popolari